FILOSOFIE E LINEE GUIDA
Questa scuola trae ispirazione dalle esperienze di asilo nel bosco del nord Europa, dove sono diffusi da oltre 50 anni , e da altre teorie, come quelle di Montessori, Steiner, Agazzi , Freire e Rousseau, che si sono dimostrate efficaci in questi anni di intensa e appassionata sperimentazione
Non crediamo possano esistere metodi validi in tutti i tempi ed in tutti i luoghi per questo attingiamo da diverse fonti per creare un modello educativo che sia efficace oggi nel nostro territorio.
Educare all’aria aperta ci pare particolarmente funzionale ai nostri scopi in questo periodo in cui a livello scientifico si comincia a parlare di patologie legate al “deficit di natura”( Richard Louv “L’Ultimo bambino dei boschi” ), in un contesto in cui alcune attitudini innate del bambino quali la fantasia, l’immaginazione e la creatività sono mortificate , in cui la curiosità viene imprigionata da rigidi schemi costruiti dall’adulto ed in cui tutto sembra ruotare intorno all’aspetto cognitivo rilegando in un cantuccio l’importanza della relazione e delle emozioni.
Abbiamo cosi’ costruito un progetto pedagogico e didattico che poggia su cinque basi fondamentali:
- Lo spazio esterno come aula didattica privilegiata.
- Una grande attenzione alla relazione: nella nostra scuola il rapporto educatore bambino è 1 a 9 e non 1 a 25 come nella scuola dell’infanzia tradizionale.
- L’esperienza diretta come principio cardine della didattica: come dice un proverbio giapponese molto caro a B.Munari e G.Zavalloni ” Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara “.
- L’importanza delle emozioni: si puo’ vivere da adulti felicemente senza sapere i logaritmi o senza conoscere la struttura dell’atomo, non si puo’ essere felici senza sapersi relazionare con l’altro e non sapendo amare.
- Il gioco come veicolo didattico privilegiato e come strumento comunicativo maggiormente usato.
Nella nostra impostazione, che puo’ sembrare alternativa, non trascuriamo gli obiettivi consigliati dal ministero nelle Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia, anzi. Il nostro approccio permette di accompagnare efficacemente i bambini nello sviluppo dei cinque campi di esperienza sui quali il documento sopra citato ci consiglia di lavorare.
Lo spazio aperto e le opportunità e le sfide che esso pone stimolano lo sviluppo corporeo, della motilità e dei cinque sensi, permettendo ai bambini di vivere appieno il campo di esperienza “corpo e movimento”. come facilmente deducibile nel campo d’esperienza corpo e movimento perché lo spazio aperto rispetto a un’aula stimola di più lo sviluppo del corpo e dei suoi 5 sensi.
Per quanto riguarda la “conoscenza del mondo” pensiamo che sia meglio entrare in un pollaio o in un orto per conoscere la provenienza di un uovo e di un pomodoro piuttosto che sentirselo raccontare e che per riconoscere il variare e le peculiarità delle stagioni, delle belle passeggiate sono più funzionali (e divertenti!) di un solo libro didattico dove colorare un albero spoglio autunnale o uno fiorito primaverile.
Il nostro approccio, che garantisce un ambiente sereno e una giusta vicinanza all’educatore, permette la costruzione della propria individualità , che passa attraverso esperienze ricche in cui il bambino possa mettersi in gioco e garantisce quindi il raggiungimento degli obiettivi del campo di esperienza “il se’ e l’altro”; il se’ come se’ nel mondo e l’altro come il compagno, l’abitante della comunità, gli animali del bosco, il mondo. .
il nostro paesaggio sicuramente bello, stimolante, poetico e l’attenzione posta alle attività manuali e artistiche nutrono il campo “Immagini, suoni e colori” .
E infine l’educazione in natura soddisfa anche il campo “discorsi e parole” perché gli obiettivi legati a questo campo non possono essere svincolati da esperienze significative e da un ambiente in cui viene privilegiato l’ascolto, il racconto, l’espressione individuale.
Un’attenzione particolare è rivolta ai materiali, tutti gli arredi sono costruiti con materiali di recupero e non utilizziamo giocattoli di plastica preconfezionati ma “piccole cianfrusaglie senza brevetto” come sassi, pezzetti di legno, giochi di cartone, bambole di stoffa, tappi di sughero etc . abbiamo fatto questa scelta di contro alla tendenza all’usa e getta delle società occidentali e perché i nostri materiali stimolano il bambino ad usare la fantasia e l’immaginazione: un pezzo di legno puo’ diventare un violino, una bacchetta magica, una canna da pesca e molto altro ancora.